La storia dei nodi
La storia dei nodi. Lo sapevate che anche i nodi hanno una storia?
Apro l’anno nuovo ricominciando a scrivere sul Blog, ammetto di aver trascurato questo impegno nell’anno passato ma, adesso, ho nuovo materiale a cui attingere , grazie ai miei giri fatti qua e là nei mesi scorsi e ai miei ultimi acquisti in fatto di libri, per la piccola biblioteca del mio laboratorio, libri che parlano di mare naturalmente!
Mi lascio ispirare da ciò che trovo tra le pagine che profumano di nuovo (mi piace moltissimo l’odore dei libri appena comprati), argomenti interessanti e curiosità marinare, certo non posso parlarvi sempre delle mie vele riciclate e delle mie creazioni, quindi oggi oggi parleremo di nodi o meglio della storia dei nodi.
Se non lo sapevate, anche i nodi hanno la loro storia e si perde nella notte dei tempi, i primi nodi noti risalgono addirittura a 300.000 anni fa. Sappiamo che gli Egizi li conoscevano, sono state trovate alcune cordicelle annodate nella tomba di Tutankhamon (162 A.C.), anche greci e romani ne usavano molti, nel IV sec. A.C. in Grecia fu pubblicata una sorta di “guida” con un assortimento di nodi per uso chirurgico, quindi molto specialistico; gli Incas, invece, li utilizzavano come “calcolatore” manuale , i numeri erano annodati su pezzi di corda secondo un sistema decimale, credo una sorta di pallottoliere ( come quelli che utilizzavamo da bambini) ma fatto in corda, con varianti di colore per indicare cosa si contava se pecore, bovini, oppure altro.
Di sicuro è stato nell’era delle grandi scoperte geografiche e nella conseguente diffusione del commercio che si è sviluppata l’arte dei nodi.
I marinai durante i lunghi mesi di navigazione, dovevano occupare il tempo libero, erano per lo più analfabeti perciò non leggevano, perciò lo occupavano facendo altre cose come intagliare ossa di balena, praticare tatuaggi e, lo credereste? Cucito e uncinetto. Fare nodi però era il passatempo preferito, anche perché erano utili.
Lo sviluppo dei nodi fu un fenomeno internazionale e anche se i marinai non rivelavano i segreti di alcuni nodi più complicati e particolari, quelli più utili di uso comune venivano condivisi con tutti gli altri, infatti, con nomi diversi, sono conosciuti e usati in tutto il mondo .
I nodi migliori ovviamente nacquero dopo prove, errori e sperimentazioni.
Tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, con l’avvento delle navi a vapore , la navigazione a vela venne mesa un po’ da parte, i marinai avevano meno tempo libero perché le tempistiche di navigazione si erano accorciate e di conseguenza anche i nodi hanno avuto una “battuta d’arresto”.
Al giorno d’oggi c’è però un rinnovato interesse, esistono siti web, pubblicazioni, libri e associazioni sparse per il mondo dedicate ai nodi con molti membri associati. Pare che ne esistano circa 3000 diversi, certamente non tutti utili, e tutt’ora non esiste un elenco definitivo dei nodi.
In conclusione si può dire che i nodi esistono da quando è stata inventata la corda e la cosa importante è trovare ogni volta il nodo giusto per il lavoro che si deve fare. Ovviamente, come sempre, per chi volesse approfondire l’argomento rimando alla lettura del libro da cui ho tratto queste brevi informazioni, un libro bello, chiaro, con spiegazioni su molte cose e su come fare i nodi. Chissà se con l’aiuto di questo buon libro posso imparare anche io qualche nodo speciale per arricchire le mie creazioni? Vedremo…
Bibliografia: Nic Compton “La Bibbia dei nodi – guida pratica dei 200 nodi marinari più utili” – Edizioni Nutrimenti Mare