La mia prima borsa
La mia prima borsa
come è nata?
Ma come è nata la mia prima borsa? Come è cominciato tutto?
Dopo essere stata, quasi per caso, a visitare una veleria sono tornata a casa con pezzi di vela usata sotto al braccio, li avevo visti buttati in un angolo, resti di vele vecchie e scarti di lavorazione, me li sono fatti dare.
La mia fantasia si è messa subito in moto, ho disegnato il cartamodello e, seguendone la forma, con la matita l’ ho riportato sul materiale, poi l’ho tagliato e fin a qui tutto è andato a meraviglia…
Una volta seduta alla macchina da cucire sono cominciati i problemi, l’ago si spezza, il filo si rompe, non va bene, sembra tutto molto complicato, io di esperienza sartoriale ne ho, viene dall’abbigliamento dove ho lavorato per tanto tempo, ma con questo nuovo materiale mi sembra tutto diverso.
Sono testarda e non ho rinunciato, ho riprovato con fili più spessi , aghi più grossi, dopo tanti tentativi e prove alla fine ci sono riuscita.
I ritagli di vela sono tutti bianchi , ho pensato che fosse necessario dare un tocco di colore, amo molto i colori anche per la mia formazione e le mie esperienze precedenti , ho sottomano dei nastri in Gros grain e decido di applicarli seguendo le cuciture originali della vela, il primo in una direzione , il secondo in un altra.
Il risultato ottenuto non mi sembra male, ho proseguito e così è nata la mia borsa “base” una shopper capiente, bianca, con inserti colorati e manici in corda, è la prima, sono soddisfatta di avercela fatta, se la riguardo oggi dopo tanta esperienza fatta , non era neanche male!
L’ho usata, lavata e di nuovo usata…
Oggi la conservo nel mio studio, per me è la “numero uno” non me ne posso separare, è come una sorta di portafortuna che ha aperto la strada alla nuova avventura.
Da questo momento in poi è stato un percorso che mi ha portato dove sono oggi, ho chiamato questa borsa Clipper , come le veloci navi a vela mercantili che solcavano le rotte oceaniche sul finire del XIX secolo. Dopo averla perfezionata ho disegnato, creato e sperimentato altri modelli, la sacca sportiva, il borsone, lo zainetto, la tracolla, qualcosa di più piccolo qualcosa per la casa e l’arredo e così via, le idee prendono forma continuamente e quotidianamente e il mio viaggio continua…