Perchè i marinai e i pirati indossavano l’orecchino?
Durante la mia visita al salone nautico di Genova lo scorso ottobre, ho trovato un curioso libro dal titolo “La storia della vela in 100 oggetti”, ho pensato che assolutamente doveva essere mio!
L’ho ricevuto in regalo, sfogliandolo mi ha suggerito due cose: la prima di creare una piccola raccolta di libri sul tema del mare, cosa che già sto facendo , per il mio atelier, la seconda di prendere spunti interessanti per raccontarvi, in questo Blog, curiosità sul mare e “dintorni”.
Spunti ce ne sono davvero tanti, ma oggi comincerò da questa domanda : Perché i marinai e i pirati indossavano l’orecchino? ho trovato diverse versioni che danno una risposta ma procediamo con ordine.
Sembra che fossero venuti in uso durante il regno di Elisabetta I (1558-1603), probabilmente perché fu in quell’epoca che le rotte commerciali aperte verso l’asia misero i marinai maggiormente a contatto con culture in cui si praticava diffusamente il Body piercing. Secondo alcuni i pirati indossavano l’orecchino come simbolo di riconoscimento, come un uniforme; come portafortuna per essere protetti contro l’annegamento; per migliorare la vista ( si pensava che un buco nell’orecchio la migliorasse); per “catturare la luce” in ambienti bui la luce delle lanterne o fiaccole si rifletteva sul metallo dorato rendendo visibile la persona, quest’ultima versione personalmente mi sembra la più fantasiosa.
Altri sostengono che l’orecchino servisse al pirata come garanzia per essere seppellito in caso di morte, quindi l’oro era utilizzato per pagare un funerale, in modo che il corpo non venisse gettato in mare in pasto ai pesci come era in uso, penso che questa sia già una teoria credibile anche se naturalmente non ci sono prove storiche a sostegno di nessuna di queste varianti.
Io sono propensa a condividere quest’ultima versione che trovo più esauriente e significativa: un marinaio o un pirata poteva indossare da uno a quattro orecchini, due per orecchio, questo avveniva ogni volta che per la prima volta superava in navigazione un importante Capo, ed erano quattro:
Capo Finisterre , Capo di Buona Speranza, Capo Horn e Capo Leuween.
Avere più orecchini significava aver percorso molte miglia, solcato molti mari, avere grande esperienza di navigazione e quindi essere un vero “lupo di mare”; la forma ad anello significava una sorta di sposalizio del marinaio con il mare.
A questo punto voglio ricordare uno straordinario marinaio, pirata e avventuriero, Corto Maltese, protagonista di alcune mie letture giovanili e così rendere omaggio al suo disegnatore il Grande Hugo Pratt, come dimenticare il suo volto affascinante e l’immancabile orecchino all’orecchio sinistro?
Per altre curiosità, che vedremo in seguito, vi rimando a questo libro:
Barry Pickthall “Storia della vela in 100 oggetti” ed. Nutrimenti Mare